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“Dobbiamo riscoprire la nostra identità”

Antonio Tajani, Presidente del Parlamento Europeo, ha tenuto l’ottavo discorso sullo stato dell’Unione.

Con un appello appassionato, il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani ha ricordato di non lasciare nelle mani dell´estrema destra la definizione del concetto d’identità europea.

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In occasione dell´ottavo discorso sullo stato dell´Unione organizzato dalla Fondazione Konrad Adenauer, la Fondazione Stiftung Zukunft Berlin, la Fondazione Stiftung Mercator e la Fondazione Schwarzkopf Stiftung, Tajani ha ricordato l´importanza dei valori fondamentali dell´Unione Europea come base per un futuro comune. “Non possiamo rimanere uniti se non riscopriamo la nostra identità. Non è la lingua che ci unisce. Ci accomunano 3000 anni di storia.”

 

Tajani ha affermato che la politica deve riprendere in mano le regole del commercio. I politici dovrebbero tornare ad essere protagonisti e mostrare più leadership. “Abbiamo bisogno di più persone come Angela Merkel”, ha affermato Tajani, seguito da un forte applauso. Parole di stima sono andate anche al Presidente francese Macron per le sue proposte di riforma. Secondo Tajani, queste proposte rappresentano una giusta via e mostrano che “noi possiamo alzarci e dimostrare che abbiamo la volontà politica di mettere in campo nuove idee.” L´Europa deve riscoprire la politica per ciò che essa è. I 751 eurodeputati a Strasburgo rappresentano i cittadini, loro decidono.

 

 

Terrorismo, disoccupazione giovanile e crisi migratoria

Tajani ha posto particolare attenzione su tre tematiche: la lotta al terrorismo, il problema della disoccupazione giovanile e la gestione dei flussi migratori. L´Europa si trova a un bivio. Occorre trovare soluzioni di lunga durata a questi problemi. Tajani ha ripetuto la sua proposta di una “FBI europea”, e quindi di una “azione congiunta delle forze di polizia”. Bisogna unire le forze affinché una cooperazione transfrontaliera possa funzionare meglio. Il caso di Amri ha dimostrato quanto la collaborazione fra i nostri Paesi sia importante. Il responsabile dell`attentato ai mercatini di Natale di Berlino era fuggito in Italia, dove è stato individuato e ucciso.

 

Anche in merito alla crisi migratoria Tajani ha posto l´attenzione sulla cooperazione fra gli Stati membri dell´Unione. Abbiamo bisogno di una “politica europea per l`Africa” per porre freno agli interessi della Cina sul continente. Affinché tra un paio di anni milioni di persone non intraprendano un pericoloso cammino verso l´Europa, si devono creare i presupposti perché queste persone rimangano nei loro paesi d´origine. Questo è possibile grazie a degli investimenti negli stati dell`Africa settentrionale e centrale.

 

Per combattere la disoccupazione giovanile che interessa ancora troppi giovani di molti Stati europei, Tajani ha proposto una governance economica europea, che permetta alle imprese di creare occupazione e crescita. “Vecchie ricette” come programmi congiunturali, chiaramente, non sono più efficaci. Serve pertanto un nuovo approccio. Tajani ritiene che l´accordo di libero scambio con il Giappone, che dovrebbe entrare in vigore nel 2019, e la cooperazione con l`America Latina costituiscano delle validi occasioni dal punto di vista economico-commerciale.

 

“L´Europa deve cambiare” - ha affermato Tajani. “Rimanere uniti conviene.” I prossimi mesi rappresentano l´opportunità per far seguire i fatti alle parole.

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