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Contributi per le manifestazioni

Le campagne elettorali nell’epoca della digitalizzazione e dei Social Media

di Patricia Liberatore

Dibattito

Guardando alle elezioni europee c’è un aspetto che non può essere tralasciato: La digitalizzazione e i Social Media hanno profondamente cambiato il comportamento di politici ed elettori. Nell’ambito della tavola rotonda, moderata da Andrea Camaiora, fondatore e CEO di The Skill, “La campagne elettorali nell’epoca della fast politics“ abbiamo discusso l´impatto di questi cambiamenti.

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La discussione fa parte di: „Posizioni sull’Europa“, un ciclo di eventi attraverso il quale la Rappresentanza in Italia della Fondazione Konrad Adenauer mira ad accendere un dibattito su temi europei. Partendo dal presupposto che un’Europa unita e forte è soltanto possibile se temi sul futuro dell’UE vengano discussi in modo congiunto, l’obiettivo principale è di rafforzare uno scambio tra politici ed esperti italiani e tedeschi e dare cosi un contributo al processo d’integrazione europea.

Tra gli esperti che hanno partecipato al dibattito, il Prof. Marco Cacciotto, docente di comunicazione pubblica e politica all’Università di Torino e autore del volume “Il nuovo marketing politico”, che è stato presentato nell’ambito dell’evento ha rilevato durante la discussione come l’elettorato dedichi soltanto un minuto al giorno alla politica. Oltretutto, già dal 1993, gli stessi partiti politici in Italia non investono più nella formazione dei propri politici.

Philipp Kardinahl, referente scientifico nella sezione di comunicazione politica della Fondazione Adenauer a Berlino, osservando sviluppi simili anche in Germania, ha criticato la convergenza dei vari partiti politici su alcuni temi – specialmente quelle legate alla protezione dell’ambiente e alla digitalizzazione. Anche la crescente professionalizzazione della comunicazione politica –causata tra l’altro da un maggior uso dei Social Media – avrebbe contributo ad aumentare il divario tra politici ed elettori.

L’interferenza da parte di forze straniere nelle elezioni in Europa – specialmente da parte della Russia- è stato affrontato da Alberto Castelvecchi, Professore di Public Speaking e Strategie di comunicazione presso l’Università LUISS a Roma. A tal riguardo, Castelvecchi ha parlato di una preoccupante “russificazione”, ossia il sostegno della Russia a partiti di stampa populista in tutta l’Europa. Esemplare sarebbero ad esempio misure digitali di tipo “Push”, che puntano dritto alle emozioni dell’elettorato. Ciò che da fuori sembra improvvisato, sarebbe in realtà un vero proprio “social engineering”, cosi lo ha definito Castelvecchi.

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